Gli Oligoelementi (anche detti Microelementi o Elementi Traccia) fanno parte della serie di elementi minerali indispensabili alla vita
delle piante.
Le piante ne necessitano quantità più basse rispetto ai cosiddetti Macroelementi (Potassio, Azoto, Fosforo), ma non per questo la loro importanza è minore rispetto a questi ultimi.
Anzi, problemi con i vegetali acquatici avvengono negli impianti di coltivazione (quali anche gli acquari casalinghi) prevalentemente a causa di squilibri nutrizionali relativi agli oligoelementi.
Questo per via della particolare chimica in acqua di alcuni di loro, della facilità a reagire con diverse sostanze che ne impedisce l’assorbimento da parte dei vegetali e della loro tendenza a modificare lo stato chimico-fisico, diventando insolubili e precipitando 1.
Proprio per questo loro comportamento in acqua è importante comprendere i concetti di "Concentrazione" ed "Attività Ionica Libera".
In particolare quando, proprio per evitare reazioni chimiche che portino alle suddette insolubilizzazioni e precipitazioni, alcuni di questi microelementi vengono forniti in una forma chiamata "chelata" (vedi: https://www.alxyon.com/it/biblioteca/acqua/la-chimica-dei-chelanti-ed-i-metalli-chelati.html)
Concentrazione ed Attività Ionica Libera
L’unità di misura utilizzata per quantificare la presenza in acqua delle specie chimiche è normalmente la concentrazione (generalmente espressa in milligrammi su litro => mg/l).
In particolari circostanze però questo parametro si rivela meno accurato ed utile del previsto 1.
Questo avviene quando, per via di particolari sostanze disciolte, le interazioni tra le specie chimiche presenti non sono più trascurabili e, per via di queste interazioni, una certa percentuale di queste si ritrova “bloccata” ed impossibilitata a svolgere i suoi normali ruoli chimico-biologici.
Questo succede ad esempio quando in acqua sono disciolte sostante cosiddette “chelanti” o “complessanti”; caso tipico con gli integratori di Ferro e/o Microelementi.
In queste situazioni, piuttosto che considerare la Concentrazione, è necessario fare riferimento alla cosiddetta: “Attività Ionica Libera" (Free Ion Activity).
Questa esprime la quota parte della concentrazione della specie chimica in esame che non si trova legata ad altri composti ed è quindi libera di prendere parte alle reazioni chimico-fisiche di nostro interesse e disponibile a venire assorbita dalle piante.
In casi estremi i chelanti possono tenere così saldamente legati a se l’elemento in questione, da renderlo indisponibile per le piante.
In questa situazione l’attività Ionica Libera può essere estremamante bassa e le piante andare in carenza, nonostante la conoscenza della sola concentrazione ci farebbe pensare che questo oligoelemento sia presente in quantità adeguata.
L’Attività Ionica Libera cambia in funzione della concentrazione di oligoelementi, della concentrazione di chelanti e complessanti e della loro tipologia.
Questo parametro non può essere direttamente misurato, ma può essere stimato tramite calcoli complessi, previa conoscenza di tutti i dati di cui sopra e generalmente effettuabili unicamente dal computer tramite l’uso di particolari software.
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È da evidenziare come diversi parametri ambientali giochino un ruolo fondamentale nella stabilità in acqua dei composti e delle specie chimiche interessate.
Con prevalenza di pH, irraggiamento luminoso e potenziale Redox.